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Dislessia e area di Broca: un focus sulle neuroscienze

La dislessia è un disturbo specifico dell'apprendimento che influenza la capacità di leggere, scrivere e talvolta anche di comprendere testi scritti. Questo disturbo, che colpisce circa il 5-10% della popolazione, non è legato all'intelligenza, ma piuttosto a differenze nel modo in cui il cervello elabora il linguaggio scritto. Negli ultimi decenni, le neuroscienze hanno offerto nuove prospettive sulla dislessia, evidenziando il ruolo di specifiche aree cerebrali, tra cui l'area di Broca.


Cos’è l’area di Broca?

L'area di Broca, situata nel lobo frontale sinistro del cervello, è tradizionalmente associata alla produzione del linguaggio e alla sintassi. Tuttavia, studi recenti hanno mostrato che questa area gioca un ruolo cruciale anche nella lettura. Nei soggetti dislessici, l'attività nell'area di Broca è spesso alterata, suggerendo che le difficoltà di lettura possano essere legate a un'elaborazione inefficace delle informazioni linguistiche.


Cosa hanno rilevato gli studi

Le ricerche di imaging cerebrale, come la risonanza magnetica funzionale (fMRI), hanno rivelato che nei lettori normotipici, l'area di Broca lavora in sinergia con altre aree del cervello, come l'area di Wernicke (coinvolta nella comprensione del linguaggio) e il giro angolare (cruciale per la trasformazione delle lettere in suoni). Nei dislessici, questa rete sembra essere meno coesa e meno efficiente. Inoltre, gli studi neuroscientifici hanno indicato che l'area di Broca nei dislessici può mostrare un'attività aumentata rispetto ai lettori normotipici durante i compiti di lettura.

Dislessia e area di Broca: un focus sulle neuroscienze

Le neuroscienze ci aiuteranno a trovare una soluzione

Questo aumento di attività potrebbe essere interpretato come un tentativo del cervello di compensare le difficoltà linguistiche, richiedendo uno sforzo maggiore per processare le parole scritte. La comprensione di come l'area di Broca e le altre regioni cerebrali interagiscono nella dislessia può aprire la strada a interventi educativi e terapeutici più mirati. Ad esempio, programmi di training cognitivo che stimolano specifiche funzioni linguistiche possono aiutare a migliorare l'efficienza della rete cerebrale coinvolta nella lettura.

In conclusione, la ricerca neuroscientifica sta contribuendo significativamente a svelare i meccanismi cerebrali della dislessia, offrendo nuove speranze per strategie di intervento più efficaci e personalizzate.




Estratto: la dislessia, che colpisce il 5-10% della popolazione, influenza la capacità di leggere e scrivere a causa di differenze nell'elaborazione del linguaggio scritto. Le neuroscienze hanno evidenziato il ruolo cruciale dell'area di Broca, situata nel lobo frontale sinistro del cervello, nella lettura. Studi di imaging cerebrale mostrano che nei dislessici la rete tra l'area di Broca e altre aree linguistiche è meno efficiente. Comprendere queste interazioni può portare a interventi educativi e terapeutici più efficaci.

Eduardo Maria Schettino

Psicologo

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